Il Maschio Angioino di Napoli: Come Visitarlo e Cosa Vedere

Il Maschio Angioino è una delle attrazioni turistiche più importanti della città di Napoli. Si tratta di un’antica fortezza costruita durante il periodo angioino e successivamente ristrutturata e ampliata nel corso dei secoli. Oggi, il Maschio Angioino è un museo che ospita importanti collezioni di arte e oggetti storici che raccontano la storia di Napoli e della Campania. In questo articolo, vedremo come visitare il Maschio Angioino e cosa vedere all’interno del castello-fortezza.

  1. Come Arrivare al Maschio Angioino
  2. Orari di Apertura e Biglietti
  3. Cosa vedere al Maschio Angioino:
  4. Mappa:
  5. Conclusioni
  6. Info Utili:

Come Arrivare al Maschio Angioino

Il Maschio Angioino si trova nel centro storico di Napoli, in Piazza Municipio. È possibile raggiungerlo a piedi, in autobus o in metropolitana. Se si arriva in auto, è possibile parcheggiare presso il parcheggio comunale di Piazza Municipio o nei parcheggi privati vicini.

Orari di Apertura e Biglietti

Il Maschio Angioino è aperto tutti i giorni tranne il martedì, dalle ore 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00). Il biglietto d’ingresso costa 6 euro, ma sono previste riduzioni per studenti, anziani e gruppi numerosi. Inoltre, l’ingresso è gratuito per i residenti di Napoli e per i bambini sotto i 18 anni.

Foto di Matteo Ellini

Cosa vedere al Maschio Angioino:

Il Maschio Angioino è un museo che ospita numerose collezioni di arte e oggetti storici. Ecco alcuni dei punti salienti da non perdere durante la visita:

Le sale espositive: all’interno del Maschio Angioino si trovano numerose sale espositive che ospitano reperti storici, dipinti e oggetti d’arte.

La Cappella Palatina: la Cappella Palatina è una delle sale più suggestive del Maschio Angioino. Si tratta di una cappella affrescata con scene della vita di San Giovanni Battista e di Cristo. Gli affreschi risalgono al XIV secolo e sono opera di artisti toscani e campani.

La Torre del Maschio: la Torre del Maschio è la parte più antica del castello-fortezza. Risalente al XIII secolo, la torre ospita alcune sale espositive e permette di ammirare un panorama mozzafiato sulla città di Napoli.

La Sala dei Baroni: la Sala dei Baroni è una delle sale più grandi e maestose del Maschio Angioino. Si tratta di una sala affrescata con scene della vita di personaggi famosi della storia napoletana. La sala ospita anche numerose esposizioni temporanee.

Il Museo Civico: il Museo Civico del Maschio Angioino ospita numerose collezioni di oggetti antichi, tra cui ceramiche, monete, armi, e oggetti d’arte.

La Sala della Giunta: la Sala della Giunta è una delle sale più importanti del Maschio Angioino. Si tratta di una sala affrescata con scene della vita di Carlo I d’Angiò e dei suoi figli. La sala ospita anche la famosa “Tavola Strozzi”, una preziosa opera d’arte medievale.

La Sala della Loggia: la Sala della Loggia è una delle sale più suggestive del Maschio Angioino. Si tratta di una sala affrescata con scene mitologiche e bibliche. La sala ospita anche numerose esposizioni temporanee.

Il Percorso Museale: il percorso museale del Maschio Angioino permette di ammirare tutti i punti salienti del castello-fortezza. Il percorso è suddiviso in diverse tappe, ognuna delle quali permette di scoprire nuovi aspetti della storia di Napoli e della Campania.

Mappa:

Conclusioni

Il Maschio Angioino è una delle attrazioni turistiche più importanti della città di Napoli. Visitare il castello-fortezza significa immergersi nella storia millenaria di Napoli e della Campania. Grazie alle numerose sale espositive e alle collezioni di oggetti antichi, il Maschio Angioino permette di scoprire nuovi aspetti della cultura e dell’arte della regione. Se siete in vacanza a Napoli, non potete perdere la visita al Maschio Angioino: un’esperienza che vi lascerà senza parole!

Info Utili:

🕛 ORARI: 08:30-17:00

🚇 COME ARRIVARE: Metro Piazza Municipio – Linea 1

🎫 PREZZI: Da 6 €

🔗 SITO: comune.napoli.it/maschioangioino

L’immagine della copertina è di Fiore Silvestro Barbato.

L’immagine delle info è di Antimo Audino.

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