La Piazza del Plebiscito di Napoli

La storica ed affascinante Piazza del Plebiscito è la piazza più grande e importante di Napoli. Si trova nel cuore del centro storico, a pochi passi dal Palazzo Reale e dalla Galleria Umberto I.

C’era una volta, nel cuore di Napoli, uno slargo nato per caso, era il 1543, e il viceré Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga aveva ordinato la costruzione di un nuovo palazzo. Per farlo, gli architetti Ferdinando Manlio e Giovanni Benincasa dovettero espropriare parte del terreno di due conventi, Santo Spirito e San Luigi. Così, nacque una “Spianata” e una strada “Innanzi la chiesa di Santo Loise“.

La vera storia di Piazza del Plebiscito iniziò solo nel XVIII secolo, con l’edificazione dell’attuale Palazzo Reale. Il progetto fu affidato a Domenico Fontana, che decise di rivolgere la nuova residenza vicereale verso lo slargo, opportunamente livellato per creare una scenografica quinta architettonica. In questo modo, l’architetto riuscì a far dialogare tra loro “lo spazio chiuso della vecchia città e lo spazio aperto della marina”.

Una volta completato il Palazzo Reale, lo slargo fu battezzato “Largo di Palazzo” e divenne rapidamente il centro vitale della città. Era un luogo di rappresentanza, dove si celebravano eventi pubblici e si tenevano le cerimonie ufficiali. Era anche un polo d’attrazione per l’aristocrazia, che iniziava a insediarsi in questa zona.

La piazza ha preso il suo nome attuale nel 1860, dopo il plebiscito che decretò l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno d’Italia. In quell’occasione, al centro della piazza fu installata una monumentale fontana, progettata da Federico Travaglini. La fontana fu smontata negli anni ’10 del XX secolo e mai più ritrovata. Nel 1985, in occasione del centenario dell’inaugurazione dell’acquedotto del Serino, fu posizionata una copia della fontana originale, ma anche questa fu in seguito smontata.

Nel 1963, la piazza fu trasformata in un parcheggio pubblico. La decisione fu presa per far fronte all’incremento del traffico automobilistico in città. La piazza rimase così per molti anni, un po’ deturpata e trascurata. Bisogna aspettare solo nel 1994, in occasione del vertice dei G7, la giunta Bassolino decise di riportare la piazza al suo antico splendore. La carreggiata a ridosso di Palazzo Reale fu sostituita con i tradizionali basoli, e la piazza fu pedonalizzata.

Da allora, Piazza del Plebiscito è tornata ad essere un luogo importante per la città. È lo scenario dei principali eventi cittadini e nazionali, dai comizi elettorali ai concerti musicali, alle cerimonie nazionali ai funerali di grandi personalità.

Piazza del Plebiscito e Chiesa di San Francesco di Paola, tra il 1890 e il 1900.

La Piazza del Plebiscito è una piazza spettacolare, divisa in due parti distinte. La prima parte, ai piedi della Basilica di San Francesco di Paola, è un semicerchio perfetto, delimitato da un colonnato. La seconda parte, al di sotto dell’asse di chiusura dell’emiciclo, ha una forma rettangolare, determinata da due palazzi gemelli e dal profilo del Palazzo Reale.

In questa seconda parte della piazza, due statue equestri si ergono isolate, come sentinelle attente. La prima statua rappresenta Carlo di Borbone, il fondatore della dinastia borbonica in Napoli. La seconda statua rappresenta Ferdinando I, figlio di Carlo di Borbone. La prima statua fu realizzata da Antonio Canova, mentre la seconda fu iniziata da Canova e completata da Antonio Calì.

I due palazzi gemelli che delimitano la seconda parte della piazza sono simmetrici ed identici. Uno è oggi sede della Prefettura, mentre l’altro è sede di uffici pubblici. Questi due palazzi, fronteggiandosi, creano un ampio spazio di passeggio, delimitato dal Palazzo Reale. In questo modo, si viene a creare una scenografica piazza rettangolare con esedra porticata a semicerchio.

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