Le 7 Meraviglie dell’Antichità – Il Tempio di Artemide a Efeso

La terza Meraviglia del club delle Sette Meraviglie dell’Antichità da esplorare, è l’antico Tempio di Artemide a Efeso, Meraviglia della maggiore città greca dell’Asia Minore, ora in Turchia, costruito con grandi ricchezze, distrutto da un folle ed ora non vi è rimasto che pochi resti.

Nel VII secolo a.C., la città greca di Efeso era una delle più importanti del mondo antico. Era un importante centro commerciale e culturale greco dell’Asia Minore. In questo contesto, non sorprende che Efeso ospitasse uno dei templi più grandi e spettacolari del mondo antico: il Tempio di Artemide.

Il tempio dedicato alla dea Artemide, la dea greca della caccia, della natura e della luna. Era costruito in marmo bianco e aveva una lunghezza di 137 metri e una larghezza di 69 metri. La sua facciata era ornata da 127 colonne, ciascuna alta 20 metri. Era così grande e imponente che era visibile a chilometri di distanza. Era anche un importante centro religioso, e attirava pellegrini da tutto il mondo greco.

Tuttavia, il Tempio di Artemide non è sopravvissuto fino ai giorni nostri. Fu distrutto per ben due volte, una nel 356 a.C. e una nel 262 d.C. Oggi, i resti del Tempio di Artemide sono ancora visibili a Efeso, in Turchia. Sono un importante sito archeologico, e sono un ricordo della grandezza e della bellezza del mondo antico.

Il tempio di Artemide secondo una fantasiosa ricostruzione cinquecentesca (incisione a colori di Martin van Heemskerck).

La Costruzione del Tempio

La costruzione del Tempio di Artemide iniziò nel VII secolo a.C., e fu completata nel VI secolo a.C. Il tempio fu costruito in marmo bianco, che era importato dall’isola di Marmara. Le colonne del tempio erano alte 20 metri e avevano un diametro di 2 metri. Erano scolpite con rilievi raffiguranti scene della vita di Artemide. Il tempio era circondato da un muro di cinta, che era alto 12 metri. Il muro di cinta era decorato con statue di animali e di divinità greche.

L’Incendio di Erostrato

Il Tempio di Artemide fu incendiato nel 356 a.C. da un uomo greco, un pastore di nome Erostrato. Erostrato era un giovane greco che voleva ottenere la fama eterna, e per farlo pensò di dare fuoco al grande tempio, da allora l’incendio causato che distrusse gran parte del tempio, lo ha associato in eterno con la storia del Tempio. Ma come la Fenice, il Tempio riemerse dalle sue ceneri, la ricostruzione fu un’impresa colossale, che richiese 120 anni.

La Ricostruzione del Tempio

La ricostruzione del Tempio di Artemide fu completata nel II secolo a.C. Il nuovo tempio era ancora più grande e spettacolare della versione precedente. Il tempio aveva 127 colonne, ciascuna alta 24 metri. Le colonne erano decorate con rilievi raffiguranti scene della vita di Artemide e di altre divinità greche. Il tempio era anche più ricco di decorazioni che la versione precedente. Era decorato con statue di marmo, di bronzo e di oro.

La Seconda Distruzione del Tempio

Il Tempio di Artemide fu nuovamente distrutto nel 262 d.C., questa volta da un attacco dei Goti. I Goti erano un popolo germanico che invase l’Impero Romano. La distruzione del Tempio di Artemide fu un evento tragico.

Oggi, i resti del Tempio di Artemide sono ancora visibili a Efeso, in Turchia. Sono un importante sito archeologico, e sono un ricordo della grandezza e della bellezza del mondo antico. I resti del tempio sono costituiti da alcuni blocchi di marmo e da fondamenta. I blocchi di marmo sono stati utilizzati per costruire un muro di cinta intorno al sito archeologico.

I Resti del Tempio di Artemide (Tanvir Azam, Google Maps).