La Città Fantasma che Sognava le Stelle Consonno, Lecco, Lombardia

Quando si parla di Consonno si parla della più celebre e visitata città abbandonata d’Italia, in realtà si tratta della storia triste di una speculazione edilizia figlia degli anni 60, dell’Italia del Boom economico, che ha distrutto un piccolo borgo per un grande e primo centro commerciale, di cui ora restano solo i tristi resti.

Fra le dolci colline della Brianza Lecchese, a poca distanza dal frenetico ritmo di Milano, sorgeva il tranquillo borgo di Consonno, travolto da un sogno e dalla speculazione edilizia degli anni 60; Ora è un luogo che emana un’atmosfera surreale e malinconica. Quello che un tempo era destinato a diventare la “Las Vegas italiana”, oggi è una città fantasma, un monumento all’ambizione umana e all’imprevedibilità della storia.

Le radici di Consonno affondano nel Medioevo, quando era un piccolo borgo agricolo. Ma è a partire dagli anni ’60 che la sua storia prende una svolta radicale. Mario Bagno, un imprenditore edile visionario, acquista l’intero paese con l’ambizioso progetto di trasformarlo in un polo di attrazione turistica, un luogo dove il divertimento e il lusso regnassero sovrani.

L’idea di Bagno era quella di creare una sorta di Las Vegas in miniatura, con casinò, hotel di lusso, ristoranti alla moda e un circuito automobilistico. Un luogo dove le persone potessero sfuggire alla routine quotidiana e immergersi in un’atmosfera di festa e spensieratezza.

🔗 SITO: consonno.it

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Foto di Davide Trovenzi (Google Maps)

L’architettura di Consonno è un mix eclettico di stili, che riflette l’ambizione di creare un luogo unico e memorabile. Si passa dal liberty al modernismo, con edifici dalle forme ardite e dalle decorazioni elaborate. Il minareto, simbolo di Consonno, è un esempio lampante di questa volontà di stupire e di osare.

Per un breve periodo, il sogno di Bagno sembra realizzarsi. Consonno vive un periodo di grande fermento, attirando visitatori da tutta Italia. Ma la natura, con la sua forza inesorabile, si ribella ai piani dell’uomo. Nel 1976, una violenta frana isola il paese, rendendo difficoltosi i collegamenti e scoraggiando i turisti. A questo si aggiungono problemi di natura burocratica e finanziaria, che portano al progressivo abbandono del progetto.

Consonno oggi: Una città fantasma tra arte e sport estremi

Oggi, Consonno è una città fantasma, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Edifici fatiscenti, strade asfaltate ormai invase dalla vegetazione, graffiti sui muri: tutto concorre a creare un’atmosfera surreale e affascinante. Nonostante l’abbandono, il paese continua ad esercitare un’attrazione irresistibile su fotografi, urban explorer e moltissimi curiosi da tutta la Lombardia e da tutta Italia.

Negli ultimi anni, Consonno è tornata a essere al centro dell’attenzione, grazie all’iniziativa di alcuni artisti che hanno scelto questo luogo come sfondo per le loro opere. Inoltre, il paese è diventato una meta ambita per gli amanti degli sport estremi, come lo skateboarding e il parkour.

La storia di Consonno è un monito sulle ambizioni dell’uomo e sulla potenza della natura. Ma è anche un esempio di come il passato possa influenzare il presente. Il sogno di Mario Bagno, seppur fallito, ha lasciato un segno indelebile sul territorio. Consonno è diventata un simbolo del fallimento del sogno italiano degli anni ’60 e un luogo di ispirazione per artisti e scrittori. La sua storia è stata raccontata in libri, documentari e film, e ha ispirato numerose opere d’arte.

Foto di mosbi mosbi (Google Maps)

Il futuro di Consonno

Ad oggi il futuro di Consonno è ancora assai incerto. Alcuni da decenni sognano di vederlo recuperato e riqualificato, mentre altri preferiscono preservarlo così com’è, come una testimonianza di un’epoca passata. Una cosa è certa: Consonno giorno dopo giorno continua a perdere sempre più pezzi, e finché sarà in piedi continuerà a esercitare il suo fascino, alimentando la nostra immaginazione e invitandoci a riflettere sul rapporto tra l’uomo e l’ambiente.

La storia di Consonno è un racconto affascinante e complesso, che ci parla di sogni, di ambizioni, di fallimenti e di rinascita. Un luogo che, pur nel suo abbandono, continua a vivere, a suscitare emozioni e a farci sognare. Consonno è un invito a riflettere sul nostro passato, a interrogarci sul nostro futuro e a non dimenticare mai l’importanza della natura e del patrimonio culturale.

Foto di Mara Biffi (Google Maps)

Avvertenze:

Il borgo di Consonno, ormai risulta essere totalmente disabitato, inoltre l’intera superficie risulta essere di proprietà privata degli eredi del Conte Mario Bagno, per cui è severamente vietato l’entrata. Inoltre come già segnalato e come è possibile vedere al primo impatto, gli edifici e tutte le strutture sono vicine al collasso, perciò è consigliabile non tenere la testa sotto le strutture pericolanti!

Oltre al resto si consiglia di seguire tutte le regole e raccomandazione che si usano per la visita a tutti i luoghi abbandonati e fatiscenti!

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