Il Mausoleo di Alicarnasso, eretto tra il 353 e il 350 a.C., rappresentava l’epitome dell’architettura funeraria ellenistica e una delle Sette Meraviglie del Mondo antico. Commissionato dalla regina Artemisia in memoria del defunto marito Mausolo, satrapo della Caria, il monumento era un capolavoro di ingegneria e scultura, simbolo del potere e della ricchezza della dinastia locale.

«… i lati sud e nord hanno una lunghezza di 63 piedi (ca. 18,67 metri); sulle fronti è più corto. Il perimetro completo è di 440 piedi (ca. 130,41 metri); in altezza arriva a 25 cubiti (ca. 11,10 metri) ed è circondato da 36 colonne; il perimetro del colonnato è chiamato pteron […]. Skopas scolpì il lato est, Bryaxis il lato nord, Timotheos (Timoteo) il lato sud e Leochares quello ovest ma, prima che completassero l’opera, la regina morì. Essi non lasciarono il lavoro comunque, finché non fu completato, decisero che sarebbe stato un monumento sia per la loro gloria sia per quella della loro arte ed anche oggi essi competono gli uni con gli altri. Vi lavorò anche un quinto artista. Sullo pteron si innalza una piramide alta quanto la parte bassa dell’edificio che ha 24 scalini e si assottiglia progressivamente fino alla punta: in cima c’è una quadriga di marmo scolpita da Piti. Se si comprende anche questo l’insieme raggiunge l’altezza di 140 piedi (ca. 41,50 metri)…»
(Plinio il Vecchio)
Alto circa 46 metri, il Nausoleo si distingueva per la sua struttura complessa e armoniosa:
- Basamento: Un podio quadrato decorato con bassorilievi raffiguranti scene di caccia e mitologiche.
- Tempio: Un tempio ionico con 36 colonne sormontate da statue di leoni e grifoni.
- Piramide: Una piramide a gradini con 24 gradini, decorata con sculture di divinità e figure allegoriche.
- Quadriga: Sulla sommità della piramide, una quadriga di marmo trainata da cavalli, con la statua di Mausolo in posa eroica.
La realizzazione del mausoleo fu affidata a Pitide, un rinomato architetto greco, e vide la partecipazione di alcuni dei più grandi scultori dell’epoca, tra cui Briasside, Leochares, Timoteo e Skopas. Ogni elemento del monumento era un’opera d’arte a sé stante, contribuendo alla sua fama e magnificenza.
Il Mausoleo di Alicarnasso divenne rapidamente una delle attrazioni più celebri del mondo antico, attirando visitatori da ogni parte del Mediterraneo. La sua fama ispirò la costruzione di numerosi altri mausolei, tra cui quello di Assos e quello di Alabanda, e divenne un modello architettonico imitato per secoli.
Nonostante la sua imponenza, il mausoleo non resistette alle intemperie del tempo. Nel 1494, un terremoto di magnitudo 7,1 ne provocò il crollo parziale. I Cavalieri di San Giovanni, che all’epoca controllavano la regione, utilizzarono i resti del monumento per costruire il Castel San Pietro a Bodrum.
Ancora oggi, le rovine del Mausoleo di Alicarnasso sono una testimonianza eloquente della maestria artistica e ingegneristica del mondo greco antico. I frammenti sopravvissuti, conservati in musei di tutto il mondo, continuano ad affascinare e ispirare studiosi e appassionati di storia e archeologia. Alcuni dei resti sono visibili al al British Museum di Londra.
Oltre alla sua importanza storica e artistica, il Mausoleo di Alicarnasso rappresenta un monito sulla caducità delle opere umane. Nonostante la sua magnificenza, il monumento non è sfuggito al tempo e alle sue forze distruttrici. Tuttavia, la sua memoria e la sua influenza continuano a vivere, rendendolo un simbolo immortale del genio creativo dell’antica Grecia.
